venerdì 29 dicembre 2006

Motus

MOTUS – Factory
Sabato 20 gennaio 2007
Lab.Aq16>Reggio Emilia
ore 21.00


"Naufragio Scomposto"
Performance musico-teatrale di Dany Greggio
con Dany Greggio (chitarra e voce)
Roberto Alessi (contrabasso)
“……è un azzardo verso quello che mi piacerebbe definire un drama – concert, canzoni che rifiutano di essere interpretate attraverso la canonica forma-concerto, per andare invece a smembrarsi all’interno di una costruzione drammaturgica teatrale.
È un lavoro teso a dipanare un filo cui si annodano azioni, parole, suoni che nella loro successione amplificano il contenuto del testo lirico spostandone il significato, e le sue possibilità di lettura, in maniera evocativa.
Naufragio Scomposto si nutre di un procedere enigmistico per ‘quadri rebus’ che sbocciano e sfioriscono all’interno di un sonno inquieto, visioni pescate nel lago di un dormiveglia in cui giacciono brulicanti immagini di Magritte, pagine di Beckett e Camus, eteronimi di Pessoa, onde radio ed effetti personali”.(Dany Greggio)

MOTUS
Sabato 27 e domenica 28 gennaio 2007
TPO>Bologna
dalle ore 15.00 alle ore 24.00


Room
Un’ installazione ideata da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
Tratta dallo spettacolo Twin Rooms di Motus
Presenza in video di: Vladimir Aleksic, Renaud Chauré, Eva Geatti, Dany Greggio, Caterina Silva e Damir Todorovic.
Cura dello spazio: Daniela Nicolò, Enrico Casagrande
Operatori video: Barbara Fantini, Daniele Quadrelli, Vladimir Aleksic
Video contribution engineering: Simona Diacci e Giovanni Ghirelli

Le immagini e sono state registrate alla replica di Twin Rooms del 14 gennaio 2004 a “Le Lieu Unique” di Nantes.
L’installazione è prodotta da Motus e Riccione TTV

Il Progetto Rooms è una macchina narrativa che ci ha permesso di sviluppare infinite possibilità espressive ancorandoci al topos della stanza d’albergo: dall’installazione Room 393, presentata al Centro per l’Arte Contemporanea Pecci di Prato, in cui la room stava, esposta, abitata semplicemente dagli attori, al lavoro complesso sulla doppia narratività teatrale e cinematografica che è Twin Rooms, sino allo spettacolo ispirato all’omonimo testo di Jean Genet Splendid’s che ambientiamo solo nelle suites e nelle hall di veri alberghi.
Nel 2004, da una collaborazione produttiva con il Festival Riccione TTV nascono Splendid’s film e l’istallazione Room. Room è dunque la tappa finale del progetto, giungiamo al punto estremo della eliminazione degli attori e dello spazio fisico da essi occupato: scompare la room in alluminio e restano soltanto gli schermi a contenere le loro presenze digitali: uno per la camera da letto ed uno per il bagno, così come stanno solitamente, affiancati o sovrapposti, alla stanza reale. Non più Twin, ma Vacancy room, solo che non si tratta nemmeno della stanza senza immagini video che abbiamo presentato al Festival di Santarcangelo 2001… la stanza è composta dai due schermi, piatti, su cui “vanno in onda” le registrazioni integrali del montaggio dello spettacolo nella replica a Le Lieu Unique di Nantes, del 14 febbraio 2004. Su altri 5 piccoli monitor sincronizzati scorrono le registrazioni di tutte le altre telecamere che riprendono gli attori durante il tempo dello spettacolo e che vengono montate in diretta durante la performance. Si ricrea in un certo senso ciò che arriva ed esce dalla regia video dello spettacolo, in cui confluiscono differenziate fonti d’immagine.
Una sorta di autopsia dello spettacolo, che appare così sventrato, completamente aperto e svelato, dal momento che sono visibili anche tutti i momenti dei fuori scena, delle pause, di ciò che ancor più il pubblico – a teatro- non è abituato a vedere.

MOTUS
Sabato 17 febbraio 2007
Lab.PAZ>Rimini
ore 21.00
Presentazione video Motus
con Enrico Casagrande e Daniela Nicolò


A Place [That Again]

Una performance di Motus dedicata a Samuel Beckett
Ideazione e regia: Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande
Con: Silvia Calderoni e Gaetano Liberti
Voci: Emanuela Villagrossi e Dany Greggio
Riprese video: Simona Diacci e Daniela Nicolò
Montaggio e grafica: p-bart.com
Una produzione Motus 2006
Motus torna a lavorare su Beckett dopo dieci anni: risale infatti al 1994-95 lo spettacolo che ha coalizzato la compagnia rendendola capace di abitare-trasformare luoghi non teatrali con delle vere e proprie “invasioni” artistiche, ovvero L’occhio belva. Già il titolo dello spettacolo deriva da una definizione beckettiana, quella che usa per nominare la camera da presa… e lo spettacolo tutto ruotava attorno a questa ossessione per lo sguardo, anche se i principali riferimenti erano Quad e lo Spopolatore. L’ Occhio Belva è stato un grande atto d’amore per le liriche visive di Beckett, per il periodo “bianco”, fatto di “atti senza parole”; prima di iniziare le prove per l’anomalo e irripetibile spettacolo avevamo fatto un breve video in super 8 su All Strange Away, come indagine appunto, sul rapporto fra occhio della macchina e corpo/pelle dell’attore.

Ora decidiamo di tornare su quelle linee - nello spazio di ciò che è già stato – come un viaggio d’Orfeo - sapendo di rischiare - sapendo che potremmo vedere il dissolvimento - il nulla - ci proviamo non cercando il possesso – per lavorare sul Beckett non-teatrale, così essenziale e depurato, occorre essere posseduti.
Entriamo di nuovo nelle straordinarie descrizioni di una “dimora per corpi” geometrica fatta di linee e lettere all’interno della quale i corpi si muovono appena, in attesa di una fine che tarda ad arrivare… dove l’ Imagination va immaginata morta e l’ unico assoluto è il tempo che scorre. L’ unico modo per sottrarsi al flusso temporale è -(come avrebbe detto Murphy)-“ andar via da sè “ - sedersi su una sedia dondolo e dondolare - rannicchiarsi all’ ombra di una pietra - come Belaqua - l’ indolente del Purgatorio dantesco - o lasciarsi abbagliare dalla luce esponendo ogni angolo del proprio corpo a una cinepresa che indaga senza pietà.
Così è All strange away, la composizione “pornografica” di Samuel Beckett , che non prelude ad alcun paradiso, “.....dove la colpa consiste nel non sapere quale e la pena nel continuare a cercarla...” . L’attore è ridotto ai minimi termini, esposto sotto una luce accecante così “Come è”.
Via ogni egocentrismo - via ogni ornamento - ogni inutile parola - solo Occhio e Oggetto.
Ecco, l’ Immagine è Fatta, ora...“trovi un senso chi può“ .

Splendid's film
un film di Daniela Nicolò e Enrico Casagrande con Dany Greggio (Jean), Enrico Casagrande (Scott), Renaud Chauré (Bravo), Vladimir Aleksic (Bob), Damir Todorovic (Riton), Luigi Biondi (Rafale), Daniele Quadrelli (Pierrot), Francesco Montanari (il poliziotto), Caterina Silva (l’americana)
la voce alla radio è di Luca Scarlini
sceneggiatura Daniela Nicolò
consulenza letteraria e musicale Luca Scarlini

Dal debutto dello spettacolo Splendid’s e dopo una tournèe italiana ed europea che l’ha visto ambientato in più di cento diversi hotel, l'esigenza della compagnia di realizzare un mediometraggio si è potuta finalmente realizzare grazie alla collaborazione produttiva del TTV e la possibilità straordinaria di avere a disposizione tutto il Grand Hotel di Riccione perché chiuso nella stagione invernale. Il luogo, che per l’ambiente di lusso, un po’ decadente, e gli arredi d’epoca, è assolutamente unico nel panorama degli alberghi della riviera oramai standardizzati verso un unico modello architettonico, è risultato fedele all’immaginario di Splendid’s. Il progetto di Motus è stato quello di non snaturare troppo la natura teatrale della pièce lavorando su lunghi piani sequenza con dolly e lente carrellate nei corridoi un po’ fatiscenti, “inseguendo“ gli attori anche con la camera a spalla per le scale e nelle varie stanze da letto, entrando con la Canon fra di loro, cercando di dare anche alla macchina un lento e continuo movimento come se anch’essa fosse presa dalla stessa irrefrenabile necessità di danzare, di sfidare la morte che ogni immagine porta in sé con leggerezza.

MotusRemix.
video catalogo interattivo 1995-2000
a cura di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, visual design: p-bart.com
produzione: Motus e Riccione TTV, anno 2004
Materiali video vari di Motus fino al 2000, fino a Orpheus Glance e Visio Gloriosa.